La disamina freudiana sul sogno mette in luce differenti qualità del desiderio, del bisogno e della volontà, anche in quanto volontà di conoscenza. Le leggi della sopravvivenza declinano difensivamente gli scopi conoscitivi: la ricerca di verità solide e canoniche ostacola la curiosità, che è, invece, possibilità di andare oltre i limiti che proteggono. L’inafferrabile vaghezza del linguaggio del sogno sfugge al bisogno di prevedere per sopravvivere. L’articolo riflette, anche grazie a brevissime vignette cliniche, sulla funzione di assimilazione e accomodamento che il sogno svolge, ponendo il sognatore, di fronte all’emergere di nuclei conflittuali irrigiditi. Essi chiedono di ridestare le possibilità in cammino, verso soluzioni più sane e soddisfacenti, perché il paziente si emancipi dalle costruzioni del passato che lo imprigionano nella catena di colpe, errori e accuse. La dialettica tra i distinti stati di coscienza rende possibile il sogno e il contatto con la disposizione anche all’invenzione, in quanto manifestazione di un’intelligenza creativa, che vive accanto al bisogno di basi sicure. Viene considerata la possibilità/necessità di interpellare, nel paziente, capacità e desiderio di sostare nell’insoddisfazione e nella mancanza, di accogliere e dar valore alla ricchezza dell’assenza.
The Freudian examination of the dream sheds some light on different properties of wish and will, also as will of knowledge. The survival laws inflect in a defensive way the cognitive purposes: the research of sure and strong truths impedes curiosity, that is, instead, possibility to go beyond the limits that protect us. The cryptic vagueness of the dream’s language wriggles away from the need to predict for the survival. The author reflects, also thanks to some very concise clinical vignettes, on the function of the dream of reorganization and assimilation of the new day experiences. The dreamer can get in touch with harden conflicting crux that is emerging. These conflicts are asking new satisfying and healthy answers, towards the liberation from the distorted builds of the past, that enchain with guilt and accusation. The peculiar dialogical dream’s condition, between different consciousness states, allows the individual to accept dissatisfaction, lack and absence, as chance to create and invent.