Questo lavoro tratta della crisi nella coppia e della coppia. L’autrice presenta la posizione del terapeuta che, operando nella trama vincolare coniugale come “terzo”, può fungere da intermediario per chiarire confusioni, cambiamenti, malintesi e frustrazioni che presentano le coppie in crisi. Nell’articolo viene affrontato lo stato dell’illusione iniziale e gli ideali che indicano gli articolatori dell’investimento dell’“eletto”, articolatori che si sono ricevuti attraverso la trasmissione genealogica familiare. Viene evidenziata la necessità di analizzare l’interfantasmizzazione che circola attraverso la realtà psichica transoggettiva familiare e l’intersoggettività. Si segnala l’importanza delle vicissitudini dell’attaccamento nel vincolo coniugale. Si evidenziano forme di violenza nella coppia che consulta e che alla fine si mostra nello spazio terapeutico come spazio transizionale ed intermediario. Si presenta una esemplificazione clinica.
This work deals with relationship crises. The author presents the position of the therapist who, acting as a third party in the marital plot, could behave as an intermediary in order to clarify confusion, changes, misunderstanding and frustrations that couples in crisis could present. The abstract deals with the status of the original illusion and the ideals that reveal the articulators of the investment of “the One”. These articulators have been received through the genealogic transmission. The need to analyse the interfantasmatisation running through the familiar trans-subjective psychic reality and the inter-subjectivity is emphasized. The importance of the vicissitudes’ attachment in the marriage is stated. Forms of violence in the couple consulting a therapist are highlighted and in the end that couple shows itself in the therapeutic space as transitional and intermediate space. A clinical illustration is displayed below.